Il trekking: i ferri del mestiere

Perché un viaggio si riveli un’esperienza piacevole e all’altezza delle aspettative di chi lo intraprende, è indispensabile disporre della giusta attrezzatura. Ancor di più quando si è scelti un viaggio all’insegna dell’avventura che prevede il trekking attraverso zone più o meno impervie.

L’abbigliamento giusto per il trekking

Gli scarponi sono sicuramente tra le componenti più importanti di una buona attrezzatura da trekking. Camminare per ore ed ore con il male ai piedi tramuta anche il luogo più paradisiaco in un inferno. Il materiale dello scarpone può essere di varie tipologie, ma la suola deve assolutamente disporre di battistrada scolpito che consenta una buona aderenza al suolo e impedisca all’escursionista di scivolare. La caviglia deve essere alta per impedire distorsioni e storte. Particolare attenzione va dedicata anche all’acquisto della giacca a vento: conviene spendere qualche soldo in più ed acquistarla di buona fattura, in modo che non solo preservi dal vento, dalla neve e dalla pioggia, ma che lasci anche traspirare la condensa che il corpo produce durante sotto sforzo. Per chi si muove in montagna, anche gli occhiali da sole risultano indispensabili. Proteggono gli occhi dal sole e soprattutto dal riverbero della neve e dai raggi ultravioletti. Fondamentale, infine, è anche il cappello con visiera; in lana o pile per le mete più fredde, in cotone per escursioni nei luoghi caldi. Per quanto riguarda la biancheria intima e le calze niente di troppo fancy, meglio andare su qualcosa di economico e semplice, stile Tezenis.

L’attrezzatura indispensabile per il trekking

Strumento principe per un trekking-tour è lo zaino. Uno zaino da trekking deve assolutamente essere leggero ed avere, oltre allo schienale anatomico e regolabile, spallacci che non impediscano un agevole movimento delle braccia e una fascia in vita che rende più comodo il trasporto. Per i viaggi lunghi è consigliabile uno zaino  da 60l, mentre per le escursioni brevi è sufficiente una capienza di 30l. Dovrebbe inoltre essere dotato di grandi tasche esterne sul davanti e asole per le mani sugli spallacci.

Per quanto concerne il sacco a pelo è bene sceglierlo con cura tra i numerosi modelli proposti. Di sicuro rilievo e la qualità dell’imbottitura – che può essere in piuma o sintetica – e della fodera. Per i pernottamenti a temperature rigide, un sacco a mummia garantisce una migliore protezione di quello a coperta . Durante le escursioni in montagna capita spesso anche di dormire nei rifugi o nelle baite che mettono a disposizione sacchi a pelo o letti. E’ quindi utile ed in alcuni casi anche obbligatorio, per ovvie ragioni igieniche, essere muniti di sacchi letto. In montagna anche i bastoncini telescopici possono rivelarsi preziosi perché permettono al peso di distribuirsi su quattro punti. Un coltellino a serramanico, una pila e una capiente borraccia, infine, completano l’attrezzatura per chi ha scelto l’avventura del trekking.